CURIOSITA'

SERPENTI A DUE TESTE


 Non è il primo caso di serpente a due teste. Ne sono nati altri, a seguito di mutazioni dovute a fattori umani o puramente naturali, ma ogni volta un serpente a due teste è qualcosa di straordinario e curioso.
In particolare questo serpente, nato in Cina nell' allevamento amatoriale di serpenti del signor Liu, è il primo caso di cobra a due teste.
Il signor Liu è stato particolarmente sorpreso, assieme alla moglie, nel vedere apparire da una delle 10 uova acquistate da poco un serpente a due teste.
"Quando i cobra sono nati, uno di essi aveva due teste. Questo cobra è in grado di nutrirsi con entrambe le teste, anche contemporaneamente...I suoi 4 occhi erano, alla nascita, annebbiati, ma sono divenuti normali quando ha fatto la sua prima muta" dice il signor Liu.
I serpenti a due teste sono già noti nella letteratura naturalistica, superano anche i 20 anni di vita. Thelma e Louise, serpente a due teste che vive allo zoo di San Diego, ha passato 15 covate nell' arco della sua vita.
Sono quindi in grado di sopravvivere, se si parla della costituzione fisica, quando ogni altro serpente. Come negli esseri unami, circa il 75% dei serpenti siamesi muore nelle prime 24 ore, per cui data la mortalità e la rarità dell'evento è difficile avere una statistica riguardo la speranza di vita e le funzionalità di questi rettili.
I serpenti a due teste capitano in natura proprio come i gemelli siamesi umani. Possono essere uniti per la testa, avere corpi condivisi (come nel caso del cobra cinese) o essere uniti per la coda.
Nel caso dei serpenti a due teste si parla di policefalia, la presenza cioè di più di una testa.
I problemi nascono dal fatto che le due teste sono entità indipendenti: sentono, vedono, percepiscono cose differenti, e per istinto sono portate a seguire, ad esempio, una preda. Ma non è sempre detto che l'altra testa stia inseguendo la stessa preda, o che abbia lo stesso stimolo a nutrirsi. E capita addirittura che alcuni di essi, per una valutazione errata della posizione della preda vicina all' altra testa, finiscano per azzannare l'altro mezzo-serpente.
La natura non finisce mai di stupire, ed il recente ritrovamento avvenuto in Spagna di un esemplare di questo tipo offrirà agli scienziati l'opportunità di studiare il modo in cui l'anomalia genetica influisce sul comportamento e sulle capacità di cacciare e nutrirsi di questo strano animale. Il serpente ritrovato nelle vicinanze del villaggio di Pinoso, in Spagna è un esemplare di Elaphe di due mesi, non velenoso, della lunghezza di circa 20 cm. E, tutto sommato può considerarsi fortunato di essere stato catturato, perché le sue probabilità di sopravvivenza in un ambiente naturale sono davvero minime, per varie ragioni. Gordon Burghardt, studioso dell'Università del Tennessee, che ha avuto occasione di studiare alcuni esemplari di questi rarissimi animali, dichiara: "Il problema principale che devono affrontare è quello del cibo, perché spesso le due teste combattono tra di loro per riuscire ad inghiottire la preda: per questo, nutrirsi porta via molto tempo, durante il quale sono altamente vulnerabili da parte dei predatori. Inoltre, hanno spesso grosse difficoltà a decidere quale direzione prendere, e se si trovassero nella necessità di rispondere velocemente ad un attacco, potrebbero davvero trovarsi nei guai". Anche in cattività, il serpente a due teste incontra diversi problemi: i serpenti agiscono in gran parte per mezzo dell'odorato, e se una delle due teste percepisce l'odore della preda nell'altra testa, allora la attaccherà e proverà ad inghiottirla. Nel complesso però, la cattività permette a questi strani animali di vivere. Famoso è il caso di Thelma e Louise, un serpente a due teste dello Zoo di San Diego, deceduto poco tempo fa, dopo aver dato alla luce 15 figli normali. I serpenti a due teste nascono nello stesso modo dei gemelli siamesi: un embrione durante lo sviluppo si divide in due embrioni gemelli, ma ad un certo punto il meccanismo di separazione si interrompe, lasciando unite le due metà. Fra gli uomini, circa il 75 percento dei gemelli siamesi muoiono entro 24 ore dalla nascita.
La competizione tra le due teste dipende dal grado di separazione e dalla quantità di organi condivisi. nel caso di teste molto vicine, le condizioni si fanno difficili, non permettendo ad i due serpenti di avere una vita semi-indipendente e limitate capacità di movimento autonomo.
Lo studio dei serpenti a due teste non solo potrebbe portare a capire alcuni meccanismi dei gemelli siamesi umani, ma anche mettere alla luce i meccanismi di come, in un corpo con due sistemi nervosi condivisi, si possa arrivare alla cooperazione di due entità indivisibili, per quanto motivate essenzialmente dall' istinto.
 














INCANTATORI DI SERPENTI A RISCHIO, IN ESTINZIONE UN' ICONA DELL' INDIA

Il governo sta applicando da qualche anno seriamente una legge del 1972 che
vieta l'uso di animali per profitto.
Gli incantatori di serpenti indiani campeggiano su gran parte delle copertine delle guide turistiche per l'India. Con i loro turbanti di stoffa e il piffero che fa danzare un king cobra sono parte dell'immagine fiabesca di questo grande paese.
Eppure pochi sanno che quest'icona è in via di estinzione forzata, poiché non è più permesso possedere privatamente serpenti o animali considerati esotici. Da molti anni una legge vieta l'utilizzo di animali a fini di profitto, specialmente se per questo subiscono dei maltrattamenti. Ma il governo indiano ha cominciato solo ora ad applicarla sistematicamente e a perseguire gli
incantatori, accusandoli di provocare ai rettili malattie e menomazioni e quindi di violare proprio il reato previsto dalla legge di protezione ambientale del 1972. A nulla sono valsi i cortei e i pellegrinaggi dei Pungi, come si chiamano gli ammaestratori in hindi, fino al tempio del dio protettore della categoria e del Naja Hannah, il Re dei serpenti Naga. "Abbiamo fatto danzare i nostri serpenti davanti a telecamere tv e a capi di Stato - ha gridato un incantatore durante una manifestazione di protesta a Delhi - e siamo stati chiamati in emergenza quando un gruppo di hindu minacciò di gettare serpenti velenosi durate una partita di cricket contro il Pakistan. Ma ora ci trattano come seviziatori di animali. Non è giusto".
Molti professionisti, e anche i saddhu erranti che vivono di elemosine, hanno paura di incappare in qualche poliziotto che può sequestrargli il prezioso strumento di lavoro. Un king cobra costa infatti fino a diecimila rupie, spesso il guadagno di un intero anno. E' un duro colpo al futuro dell'arte dell'incantamento trasmessa per millenni di padre in figlio o di maestro in discepolo, sebbene la tecnica non sia altro che la conoscenza di una particolare reazione del serpente al movimento di un oggetto (viene usato il flauto, ma potrebbe essere un'asticella) di fronte alle
sue membrane laterali che percepiscono solo il movimento, essendo il king cobra perfettamente sordo. Per evitare pericoli anche al pubblico - spiegano gli animalisti - i suonatori di flauto lacerano però le membrane del veleno, e incollano dell'isolante sul dente acuminato.
Ma il razionalismo scientifico degli amanti degli animali, che cercano con queste informazioni di smitizzare l'alone romantico del pifferaio magico, non ha molta presa in un paese dove immagini di incantatori sono state trovate in antichissimi templi hindu e sono diventate nei millenni inscindibili dal culto del serpente simbolo di potere, virilità, protettore di luoghi sacri e della
dimora del dio Vishnu, l'elargitore di vita, accompagnatori del dio Shiva, il distruttore del superfluo. "Il problema - incalzano i promotori della contestata campagna antipifferai - è che le offerte di burro e latte presentate nei templi per tradizione ai poveri serpenti trasportati lì dagli incantatori, provocano agli animali malattie alle vie respiratorie, e secondo uno studio del Fondo Mondiale settantamila esemplari muoiono ogni anno per allergie al latte, polmonite, infezioni alle
vie respiratorie e stitichezza". La controproposta degli esperti naturalisti è quella di dare lavoro agli incantatori per le loro conoscenze pratiche dei serpenti e degli antidoti al loro morso a fini scientifici e sanitari, oppure utilizzarli come musicisti in band di flauti. Ma solo una parte degli interessati sarebbe disposta a cambiare lavoro. "Noi siamo inscindibili dai nostri serpenti - ha detto un manifestante - è sempre stato così dalla notte dei tempi e non lo cambierà un governo destinato a passare."


INDIA: MICROCHIP PER IDENTIFICARE I SERPENTI DEGLI INCANTATORI


Un microchip per evitare il contrabbando dei cobra, un animale in via di estinzione.
NEW DELHI
I cobra e gli altri rettili in possesso degli incantatori di serpenti di New Delhi saranno dotati di un «microchip» per identificarli e ridurre il rischio di contrabbando. La «pulce elettronica» conterrà una sorta di «carta di identità» che permetterà alle autorità di creare una banca dati. Lo rivela oggi il quotidiano The Indian Express.

Si tratta di un progetto pilota avviato dal governo locale di New Delhi insieme al Wwf nell’ambito di una campagna per la tutela di animali in via di estinzione. Il congegno, grande come un chicco di riso, viene inserito sotto la pelle del serpente da veterinari specializzati.

Nel 2003, in seguito all’entrata in vigore di una più severa legge sulla fauna selvatica, gli incantatori di serpenti indiani sono stati privati del loro principale mezzo di sostentamento e obbligati a dichiarare i rettili in possesso. A causa dei controlli della polizia e delle campagne dei protettori degli animali, molti di loro hanno dovuto abbandonare il mestiere tramandato da diverse generazioni. Appartenenti alla casta dei «Sapera» e presenti di solito davanti ai principali siti turistici della capitale con i loro flauti e le ceste di vimini, sono oggi quasi totalmente scomparsi.

Secondo alcune stime, a New Delhi ci sono circa 2 mila incantatori di serpenti, ma soltanto 10 di loro hanno finora «registrato» in totale 44 serpenti.